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Canto dei pellegrinaggi. A te io alzo gli occhi miei o tu che siedi nei cieli! Ecco, come gli occhi dei servi guardano la mano del loro padrone, come gli occhi della serva guardano la mano della sua padrona, così gli occhi nostri guardano all’Eterno, all’Iddio nostro, finché egli abbia pietà di noi. Abbi pietà di noi, o Eterno, abbi pietà di noi, perché siamo più che sazi di disprezzo. (H123-5) L’anima nostra è più che sazia dello scherno della gente agiata e del disprezzo dei superbi.